Green Grain | Le Vallere Park & Nature Reserve
CONCEPT GREEN GRAIN
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IL DESIGN FOR HERITAGE
Vale la pena considerare il design come uno dei settori strategici per il rilancio della sostenibilità e l’incremento della coscienza e buona pratica ambientale del nostro territorio, che fortunatamente già vanta un’offerta formativa completa, un mondo professionale di alto livello, un settore produttivo vivo – nonostante la crisi globale – e un patrimonio tra cultura e natura con enormi potenzialità in termini di divulgazione ed educazione sociale.
Il territorio del Mab UNESCO CollinaPo interessa un distretto geografico nel quale è presente una ricchissima attività economica e di innovazione a
fianco di una realtà ambientale di primario interesse che rappresenta non solo un prezioso scrigno di biodiversità – siamo infatti Riserva di Biosfera
UNESCO dal 2016 – ma anche un territorio di grande valore per il benessere dei cittadini oltre che di attrattività per le imprese. Lo spazio delle aree
boschive e agricole intorno all’area metropolitana di Torino, i parchi, il grande fiume Po con la sua rete di affluenti, i paesaggi agricoli collinari integrati a beni artistico-culturali, connotano come valori e qualità questo territorio urbano e periurbano – costituendo uno dei fattori di qualità di vita ed attrattività del territorio. La società del consumo e della produzione di massa ha portato la filiera della creazione degli oggetti di uso quotidiano alla dimensione del design contemporaneo, creando un legame virtuoso tra creatività uso attento dei prodotti ergonomia, innovazione formale e economicità. Se dal rapporto tra funzione, semplicità e soluzione formale creativa nasce un oggetto che si distingue per il suo contenuto di progetto, questa attenzione può essere applicata ad una diversa dimensione altrettanto del quotidiano, ovvero quella del territorio. Una attenzione anzi necessaria nel mondo di oggi perché la dimensione territoriale è stata troppo tralasciata dallo sviluppo eccessivo dell’impronta antropica, che anzi ha spesso riempito l’ambiente di produzioni senza porre attenzione al circuito complessivo di un prodotto. Segnali di questo rinnovato interesse del progetto verso il territorio sono già registrabili: l’attenzione al tema paesaggistico oggetto di politiche e di atti di indirizzo come anche il ritorno alla cura dei temi dell’agricoltura sembrano indirizzate ad una dimensione che esce dalla città e dalla produzione di “oggetti” tradizionali, come l’architettura ha di orma fatto proponendo la sua attività costruttiva. Può così configurarsi una prospettiva di “design territoriale” che ha come suo focus l’ambiente e le sue componenti che oltre alla città comprende i territori ibridi tra natura e aree urbane come gli spazi rurali, e le aree naturali dove l’impronta antropica non è ancora giunta o ha lasciato deboli tracce della sua presenza. Nel periodo della crisi ambientale del pianeta appare necessario occuparsi della dimensione progettuale dove l’operare trasformativo dell’uomo si ispiri ad una etica progettuale del territorio nella quale il legame virtuoso tra creatività, uso attento dei materiali, ergonomia ambientale, innovazione paesaggistica e economicità su unisca a riforestazione, implementazione del verde pubblico e sviluppo della coscienza ambientale, in particolare sui temi della biodiversità. Ecco che i patrimoni che circondano la vita quotidiana devono quindi entrare nell’agenda del design e secondo la sua filiera progettuale assumere un valore nella pratica di uso delle risorse compresa la loro tutela. È una prospettiva qui di design di Heritage che può fornire un contributo all’utilizzo più consapevole e sostenibile di tutte le risorse, per affrontare la dimensione della “scarsità” oggi divenuta di attualità di fronte alle sfide ambientali planetarie. (Curatore progetto GREEN GRAIN )
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